Africa

BAMENDA (CAMERUN) – L’OSPEDALE “IMMACULATE CONCEPTION CATHOLIC POLYCLINIC”

Dokita opera in Camerun da oltre trentacinque anni a supporto delle opere missionarie della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (CFIC). Dopo i primi progetti volti ad offrire sostegno per la sopravvivenza e l’auto-sviluppo della popolazione pigmea di etnia Baka a ridosso della foresta pluviale equatoriale, abbiamo sviluppato attività dedicate alla tutela delle minoranze e al recupero di persone con disabilità attraverso accoglienza, prevenzione sociosanitaria, centri di riabilitazione fisioterapica, acquisto di attrezzature sanitarie e formazione professionale.

Molti sono stati i progetti portati avanti in questi anni, che hanno dato vita ad opere di cui andiamo orgogliosi e che si sostengono anche grazie all’aiuto di tanti sostenitori. L’ultimo progetto svolto, grazie ad un finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha permesso la costruzione dell’Ospedale “Immaculate Conception Catholic Polyclinic”. L’Ospedale si trova nel quartiere di Njimafor, nelle città di Bamenda nel nord-ovest del Camerun. L’Ospedale, specializzato in attività materno-infantili, è stato concepito per garantire alla popolazione, in particolare a partorienti, madri e neonati, un servizio di qualità e un accompagnamento non solo medico, ma anche umano e spirituale a quanti vivono in una situazione di sofferenza.

Il coordinatore della sede in Camerun di Dokita, Pantaleo Rizzo, responsabile dell’organizzazione generale delle attività del progetto e il responsabile e promotore dell’Ospedale Dr. Leonard Lamfu, religioso della CFIC, hanno lavorato insieme per tre anni per realizzare quello che fino a pochi anni fa era un sogno.

 

Un presidio sanitario in una zona che purtroppo è ancora coinvolta da una lunghissima guerra civile. Una di quelle guerre dimenticate di cui nessuno parla, ma che da anni causa morte e sofferenza. Grazie al finanziamento della CEI, l’Ospedale è nato. Il blocco centrale è stato costruito con una sala d’attesa, la stanza per il triage e la registrazione dei parametri vitali, tre ambulatori medici per le visite, un reparto per la piccola chirurgia, una stanza per l’ecografia, una stanza per l’elettrocardiogramma, un laboratorio analisi e una farmacia per la vendita di farmaci di prima necessità. Il nostro lavoro però non termina qui e siamo già all’opera per trovare nuovi finanziamenti che permettano di supportare l’operatività dell’Ospedale e continuare a potenziarlo con nuovi reparti, attrezzature e personale qualificato. La domanda da parte della popolazione, in particolare più povera, è crescente e stiamo pensando innanzitutto di sviluppare maggiormente il reparto maternità e la radiologia. Per farlo serve soprattutto tanto impegno e fiducia, ma anche il supporto dei benefattori della famiglia di Dokita, che siamo certi sapranno rispondere con generosità anche questa volta.