Rinascere dopo il terremoto si può. Sabato 17 giugno, istituzioni, associazioni e rappresentanti del mondo agricolo, si sono riuniti nella Fattoria Sociale Montepacini per inaugurare le nuove strutture acquistate da Dokita dopo il sisma del 24 agosto.
A tagliare il nastro è stato il vice ministro dell’Agricoltura Andrea Olivero. Hanno partecipato all’evento anche il senatore Verducci, il sindaco di Fermo Calcinaro e Ilaria Tognella del Forum dell’Agricoltura Sociale.
Dopo il sisma che ha devastato il centro Italia, Dokita, in collaborazione con il Forum Nazionale dell’Agricoltura Sociale, ha attivato una raccolta fondi per accogliere e assistere persone con disabilità nella Fattoria Sociale Montepacini. In totale sono stati raccolti circa 15.000 euro che hanno permesso agli operatori della Fattoria Sociale di continuare a seguire 16 ragazzi e di accogliere bambini e adulti sfollati provenienti da varie zone delle Marche, fornendo loro attività ludico ricreative e un servizio mensa. Dokita ha acquistato un forno a legna in sostituzione dell’antico forno irrimediabilmente danneggiato dal sisma del 24 agosto e tre pollai. Alcuni ricoveri degli animali ospitati nella Fattoria Sociale era stati, infatti, dichiarati inagibili dopo il terremoto. È stato infine avviato un percorso educativo finalizzato all’inserimento lavorativo di 100 ragazzi con diverse forme di disagio.
Durante la giornata di sabato si è svolta una tavola rotonda su “Il ruolo dell’agricoltura sociale per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto” a cui hanno partecipato, tra gli altri, Irene Tognella, responsabile Comunicazione e Foundraising di Dokita, il viceministro Andrea Olivero, Marco Marchetti della Ass. Fattoria sociale Montepacini, l’onorevole Massimo Fiorio, primo firmatario della legge nazionale 141/2015 sull’agricoltura sociale, don Franco Monterubbanesi, fondatore della Comunità di Capodarco. Uno spazio di confronto sul ruolo che l’agricoltura sociale può avere per la ricostruzione, per la sua capacità di ricostruire oltre al tessuto economico, comunità e servizi indispensabili per le persone più svantaggiate.
È stato piantato anche il primo albero del “Bosco della Rinascita”, che con il tempo si arricchirà di piante donate da ogni parte d’Italia. L’evento è proseguito con il panel “Agricoltura Sociale e Dopo di noi” a cura di don Franco Monterubbianesi; con lo Show Cooking a cura del C.P.F.P. Alberghiero di Amatrice, dell’Istituto alberghiero “Antonio Nebbia” di Loreto e dell’I.P.S.S.A.R. “Luigi Einaudi” di Porto Sant’Elpidio. C’è stato spazio anche per lo sport col triangolare di calcio che ha visto scendere in campo, la Soccer Dream Montepacini, la Nazionale italiana contadini e la rappresentativa degli amministratori regionali, provinciali e comunali.
A fare da cornice gli stand gastronomici con prodotti biologici e provenienti dalle aziende del Fnas-Marche.
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