Sabato 25 maggio, presso la sede del Dokita si tenuto un incontro tra volontari, operatori e simpatizzanti per ritrovarci insieme a condividere un aperitivo, trascorre qualche ora insieme tra meratino e torneo di burraco “solidali”.
Lo scorso sabato 25 maggio, un bel numero di volontari, di famiglie, di amici e di “vicini di casa” si è ritrovato presso la sede del Dokita a Roma, per una piccola festa di primavera. È stata l’occasione ideale per presentare le attività di Dokita agli abitanti del quartiere dove è sita la nostra sede. Tra stand di prodotti artigianali, canti, torneo di burraco, giochi e quattro chiacchiere con tanti amici, abbiamo trascorso un bel pomeriggio in amicizia, condividendo ancora una volta lo spirito di solidarietà che ci lega e immaginando nuove sfide per portare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno.
Un gruppo di giovani universitari proveniente dall’Albania, accompagnato dal cappellano dell’Università, Padre Paschal Mgbeadichie, sacerdote dei Figi dell’Immacolata Concezione, ha compiuto il pellegrinaggio alla Tomba di Pietro durante la Settimana Santa, prendendo parte alle solenni celebrazioni del Triduo pasquale. Accompagnati da P. Jorge Romero, presidente del Dokita, il gruppo ha potuto celebrare la santa messa presso la cappella che si trova vicino alla tomba di San Pietro.
In questo contesto si inserisce la vicenda di un piccolo gruppo di quattro giovani, proveniente dagli Stati Uniti, Richard, Ryan, Jack ed Emil, che nei giorni di preparazione alla Pasqua ha voluto riservare mezza giornata per aiutare le Suore di Madre Teresa di Calcutta a preparare e servire la cena ai senzatetto, lungo le strade di Roma. Ed è così che proprio accanto alle Mura Vaticane, insieme alle Suore, i giovani volontari del Dokita hanno offerto da mangiare a circa 60 persone bisognose.
Questo è il vero spirito di Dokita: soccorrere i più bisognosi. Essere parte di Dokita è un impegno che nasce dal cuore. Significa esprimere la fede nel Risorto con un amore attivo e concreto verso i bisognosi. Grazie Richard, Ryan, Jack ed Emil per la vostra testimonianza di impegno e per il vostro coraggio!