Dokita opera in Camerun dal 1970 con progetti di formazione sanitaria, alfabetizzazione, sviluppo rurale, riabilitazione fisica e sociale di persone con disabilità e tutela delle minoranze etniche.
Dopo i primi progetti volti ad offrire sostegno per la sopravvivenza e l’auto-sviluppo della popolazione pigmea di etnia Baka a ridosso della foresta pluviale equatoriale, Dokita ha posto la sua attenzione sulle fasce deboli della popolazione, lavorando in stretta collaborazione con l’associazione locale Promhandicam-Association.
In particolare sono stati sviluppati progetti dedicati al recupero di persone con disabilità, attraverso l’accoglienza, riabilitazione e prevenzione socio-sanitaria, l’avvio di centri di riabilitazione fisionterapica, l’acquisto di attrezzature sanitarie e la formazione professionale e fisioterapica.Inoltre, da oltre dieci anni, Dokita sostiene 3 Centri di accoglienza diurna e residenziale gestiti dai missionari della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione:
- Foyer Père Monti – Ebolowa
- Foyer de l’Esperance – Sangmelima
- Centro PROHANDICAM – Youndè
Nel corso degli anni è stata ampliata l’offerta delle attività erogate e migliorate le capacità e l’autonomia di adulti e bambini nelle loro attività quotidiane, favorita l’integrazione dei bambini nelle scuole, promossa la rimozione di barriere socio-culturali e legislative e portate avanti attività di sensibilizzazione per la comunità e le istituzioni locali.
Nel 2017, infine, Dokita ha avviato un progetto di formazione in sartoria per giovani donne, nella città di Sangmelima, con l’obiettivo di affrontare il problema della forte disuguaglianza di genere nelle opportunità formative e lavorative e la conseguente dipendenza economica e socio-culturale delle donne.
Con oltre 20 milioni di abitanti, il Camerun presenta una straordinaria varietà sotto ogni aspetto: paesaggistico, climatico, agricolo, linguistico e religioso; questa caratteristica gli è valsa il titolo di Africa in miniatura e costituisce la ricchezza potenziale del Paese, insieme a una posizione geopolitica privilegiata rispetto agli altri Stati del continente. Purtroppo, però, una grave crisi politico-economica ha compromesso la situazione per anni e la ripresa appare ora molto lenta.
Dopo essere diventato colonia tedesca nel 1884, il Camerun si è proclamata Repubblica Unita del Camerun nel 1972 e Repubblica del Camerun nel 1984. Tra la metà degli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta, il Camerun è stato vittima di una forte crisi economica, risultata dalla concomitanza di più fattori: dai condizionamenti internazionali alla siccità, dalla caduta dei prezzi del petrolio alla corruzione e alla cattiva gestione. La situazione non è migliorata col tempo: nel 1998 il Camerun è risultato il Paese più corrotto al mondo secondo Transparency International, cosa che ha portato alla formazione di un apposito organismo anti-corruzione.
In generale, il Camerun gode di una certa stabilità politica e sociale rispetto agli altri Paesi africani, poiché nel corso della sua lunga storia non ha mai subito un colpo di stato o un rovesciamento violento del potere. Tuttavia, nonostante lo sviluppo diffuso, che ha coinvolto l’agricoltura, le strade e l’industria del petrolio e del legname, c’è oggi un’alta percentuale di camerunensi che vive in condizioni di estrema povertà.