PERÙ, IL RACCONTO DELLA NOSTRA COOPERANTE
Dokita dal 2002 in Perù si è concentrata principalmente sulla realizzazione di azioni di sostegno socio-educativo nella provincia di Huarochiri, in particolare a Santa Eulalia. In queste zone la maggior parte delle famiglie è sostenuta da attività agricole e zootecniche. Il basso tasso di scolarizzazione e l’alta percentuale di disoccupazione nella zona, ha aumentato esponenzialmente il tasso di povertà. Tante famiglie sono state costrette a migrare dalla città alle comunità rurali o a cercare sostegno attraverso l’aiuto delle organizzazioni.
Noi del team Dokita in Perù, abbiamo potuto vedere con i nostri occhi le dinamiche che hanno spinto queste famiglie a cambiare vita alla ricerca di un reddito minimo che permetta la loro sussistenza familiare. È triste e scioccante sentire le testimonianze di bambini che raccontano le ore di cammino che devono fare quotidianamente in mezzo alle montagne, tra pioggia e freddo, con l’unico obiettivo di raggiungere l’aula per imparare a leggere e scrivere. Ci troviamo di fronte ad una realtà che non è riflessa negli indici economici che il Perù mostra al mondo, c’è un Perù pieno di bisogni, un Perù che ha bisogno di grande collaborazione affinché la popolazione non sia colpita da fame, malnutrizione, anemia e altre malattie.
Durante questo periodo di emergenza abbiamo chiesto a Angela Castañeda, nostra cooperante in Perù per sapere come i bambini e le famiglie stanno vivendo questa delicata situazione.
Angela raccontaci in cosa consiste il progetto che Dokita ha realizzato in Perù ?
Un caro saluto a tutti i lettori e sostenitori di Dokita. Voglio subito ringraziarvi di cuore per l’aiuto che ci date e che ci permettete di dare a tante persone meno fortunate. Tutti i beneficiari, dopo aver ricevuto il nostro supporto, ci ringraziano attraverso un gesto o un sorriso di gratitudine. Una gioia che vale la pena ricevere dopo il lavoro, la pianificazione e lo stress legato agli sposatmenti.
In Perù, in particolare nell’area urbana di Santa Eulalia e nella valle circostante – che comprende 22 villaggi montani – in stretta collaborazione con la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, Dokita ha costruito il centro IDEAL (Instituciòn de Desarrollo Alternativo Laboral) all’interno del quale vengono gestiti corsi di formazione professionale, di integrazione sociale/lavorativa per gruppi vulnerabili e vengono offerti diversi progetti educativi che negli anni hanno raggiunto più di 5.000 soggetti a rischio.
Queste aree, isolate dai grandi centri urbani, sono caratterizzate da un estremo tasso di povertà e vulnerabilità che rendono impossibile per la popolazione accedere ai servizi primari.
Dal 2011, Dokita è presente nel paese con una propria sede nella città di Lima.
Come ha influito l’emergenza Covid?
La pandemia covid-19 si è fatta sentire in Perù all’inizio di marzo e dopo qualche ora il governo ha decretato subito lo stato di emergenza sanitaria a livello nazionale, a partire dal 16 marzo 2020, imponendo l’isolamento sociale e limitando i diritti delle persone in materia di mobilità e vita sociale. Inoltre i confini sono stati chiusi sia per i peruviani che per gli stranieri.
Come in Italia, al fine di mitigare gli effetti e la diffusione della pandemia, sono state limitate le attività economiche, ad eccezione di quelle essenziali, ossia quelle legate al cibo, alle forniture mediche, al personale sanitario e alle forze dell’ordine pubblico. A giugno il Governo ha poi avviato un piano di riattivazione economica che ha progressivamente autorizzato diverse attività a riprendere le proprie funzioni, aderendo e accreditando l’attuazione dei protocolli di sicurezza.
A causa dell’elevato aumento della disoccupazione, le famiglie che abitavano abitualmente in città sono state costrette a rientrare nelle loro comunità contadine dove le condizioni di alloggio, cibo e istruzione non sono sempre soddisfatte.
Il Ministero dell’Istruzione, da marzo ad oggi, ha sospeso le lezioni frontali a livello nazionale, che sono state sostituite da classi virtuali. Purtroppo questa tipologia di gestione non è fattibile nelle zone in cui opera Dokita, a causa delle difficoltà di connettività esistenti nelle zone rurali.
In questo scenario, durante gran parte del periodo di pandemia, lo sviluppo delle attività nella provincia di Huarochiri è diminuito.
Fino al 21 novembre 2020 ci sono stati quasi 950.000 contagiati, di cui circa 870.000 già dimessi e 35.000 purtroppo deceduti.
Sappiamo che in Perù viene data molto importanza a “La giornata dei bambini”. Come sono andati i festeggiamenti quest’anno?
Il Congresso della Repubblica del Perù, con una legge del 2002, aveva scelto la seconda domenica di aprile come data ufficiale per festeggiare “La Giornata dei Bambini” ma successivamente è stato stabilito che si sarebbe festeggiata la “terza domenica di agosto”, che è la data in cui si festeggiano in generale tutti i bambini.
Lo scorso Agosto, visto lo stato di emergenza, le diverse istituzioni pubbliche e private non hanno sviluppato le attività di celebrazione. Le norme stabilite dal governo non consentivano assembramenti, così ogni famiglia ha celebrato la festa nell’intimità del proprio nucleo familiare. Solitamente i festeggiamenti si svolgono con massicce attività organizzate nei comuni che, oltre a celebrare i bambini del Perù, consentono di promuovere e sensibilizzare la società al benessere e ai diritti dei bambini nel mondo.
Approfitto di questa domanda per sottolineare che, nonostante le attuali avversità, dobbiamo essere consapevoli che i bambini sono il futuro del Perù. Il futuro del paese dipende da loro ed ecco perché, secondo me, ogni giorno dell’anno dovrebbe essere la Giornata dei Bambini.
In questi mesi il centro IDEAL ha messo a disposizione il suo personale, i suoi spazi e le sue competenze per essere d’aiuto alla popolazione locale. La speranza è che la situazione in Perù e nel mondo migliori presto e che il centro torni a fornire tutti i servizi che svolge ormai da anni. Inutile dire che la crisi ha fatto diminuire i fondi da poter inviare su questo ormai stabile progetto e per questo vi chiediamo di continuare ad aprire il vostro cuore scegliendo di sostenerci. Farlo significa dare respiro alle famiglie a basso reddito, aiutare bambini e adolescenti che mostrano ogni volta gioia ed emozione nel ricevere piccole attenzioni dal nostro personale. Vuol dire dimostrare con azioni concrete che la generosità e la gentilezza delle persone esiste.
Dokita da anni è presente in Perù con un programma di sostegno all’infanzia S.O.S. Niños che permette a 250 bambini di avere un supporto allo studio e di usufruire di abiti e cibo gratuiti. Inoltre, ha avviato il progetto di sostegno a distanza per i piccoli della zona. La nostra cooperante Angela Castañeda Ponce ha visitato le aree colpite e portato immediati aiuti.
Dokita ha avviato anche una raccolta fondi straordinaria per aiutare le famiglie in difficoltà, distribuire scorte alimentari e finire i lavori di potenziamento della scuola di Santa Eulalia.
SUPPORTO ALIMENTARE, PERÙ
Supporto alimentare, Peru'
In Perù Dokita è presente in una realtà molto particolare: la valle di Santa Eulalia, che si estende per circa 50 km e comprende una ventina di villaggi sparsi tra le montagne circostanti che raggiungono i 4500 metri di altitudine. I ventidue villaggi della valle non sono dotati tutti di strutture scolastiche e, spesso, alcuni di essi condividono una scuola che di regola si trova fuori dal centro abitato in un punto strategico. Alla difficile accessibilità per via delle lunghe distanze si somma il problema linguistico. Infatti, la popolazione della valle è di origine indigena ed usa la lingua quechua per comunicare.
Dokita da anni porta avanti un programma di sostegno all’infanzia che comprende diversi progetti finalizzati ad assicurare il diritto all’istruzione e l’accesso ad un’alimentazione sana per i bambini della Valle di Santa Eulalia. I bambini assistiti ricevono un sostegno integrale che include:
- La distribuzione di materiale scolastico;
- Azioni di sostegno allo studio e recupero scolastico;
- Messa a disposizione di abiti e cibo.
L’ultimo punto costituisce un elemento indispensabile del programma. Infatti, il supporto nutrizionale è fondamentale per promuovere lo studio fra i bambini e favorire la frequenza scolastica. Non solo, la distribuzione dei pasti fa sì che i bambini siano maggiormente motivati a frequentare la scuola così come gli stessi genitori sono stimolati a non ritirare i bambini da scuola.
250 bambini tra i 5 e i 10 anni.
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INFORMAZIONI PROGETTO
COSTRUZIONE CENTRO DI FORMAZIONE IDEAL
Budget
Valore complessivo del progetto:
€ 75.000
Totale finanziato:
€ 75.000
Costruzione centro di formazione IDEAL
Presso il villaggio rurale di Santa Eulalia, nella provincia di Huarochiri, Dokita sostiene la popolazione locale tramite assistenza alimentare, sanitaria, didattica e formativa; qui esistono, infatti, due progetti a favore dei minori e una scuola di formazione professionale (IDEAL). Lo scopo del Centro è quello di proseguire il lavoro già avviato dai due Programmi a favore dei minori, offrendo una formazione tecnica superiore che possa facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Il Centro IDEAL (Institución de Desarrollo Educativo Alternativo Laboral) è una stuttura dal carattere polifunzionale dedicata all’educazione, alla formazione e all’orientamento professionale. Il Centro, mediante l’impartizione di innumerevoli corsi, laboratori, giornate di approfondimento, incontri e seminari, mira a rafforzare le attività di formazione professionale dei soggetti provenienti dalle fasce di popolazione con scarse risorse e opportunità come ad esempio: ragazze-madri, adolescenti in condizioni di emarginazione o con basso livello di alfabetizzazione, donne maltrattate e/o abbandonate, allo scopo di ridurne la vulnerabilità sociale e favorirne l’integrazione sociale e lavorativa.
Le attività formative, supportate da Dokita, si sono divise in tre principali aree:
- Informatica: informatica di base e grafica compiuterizzata;
- Lavorazione tessile: confezionamento articoli tessili e confezionamento articoli sportivi;
- Artigianato: Gioielleria.
La scuola, che fa parte della rete ministeriale dei centri di formazione professionale CETPRO (Centro Educativo Técnico Productivo), offre non solo opportunità formative, ma anche opportunità educative e di orientamento professionale, svolge azioni di supporto socio-educativo, di potenziamento e d’integrazione socio-culturale dell’intera comunità. Si sono infatti svolti laboratori di doposcuola e attività ludico-ricreative con l’obiettivo di sostenere i minori in difficoltà.
Inoltre, il progetto prevedeva la realizzazione di attività di supporto diretto a carattere socio-educativo rivolto a famiglie, gruppi parentali o persone in difficoltà, e di informazione e sensibilizzazione sul territorio di riferimento.
4.600 persone